10. Estadio Centenario – Montevideo: qui si è giocata la prima finale dei Mondiali di calcio. Quando Jules Rimet, Presidente della Fifa, assegna all’Uruguay la manifestazione del 1930, la federazione promette di costruire lo stadio più grande del mondo e così farà, anche se l’opera verrà completata solo a Mondiale in corso. Lo stadio si divide in quattro parti e ognuna di esse ha un nome che ricorda le imprese dalla nazionale uruguaiana fino al 1930, come le due curve che si chiamano Colombes e Amsterdam, sedi dei due trionfi della Celeste alle Olimpiadi del 1924 e del 1928. È su quelle zolle che viene alzata al cielo la prima coppa del mondo.
9. Estadio Azteca – Città del Messico: al suo interno ci gioca il Club America, squadra poco nota oltre i confini messicani. Eppure basta nominarlo che l’Azteca evoca Italia – Germania 4-3 celebrata unanimemente come “la partita del secolo”. Sembra che al termine della sfida le autorità messicane abbiano chiesto di affissare una targa in memoria di quella partita. L’Azteca è stato anche il palcoscenico di Argentina – Inghilterra nel 1986, il giorno in cui Diego Maradona vendicò la guerra delle Malvinas andando a segno con la “mano de dios” e una magica serpentina che lascia stesi sull’erba sei inglesi, per il gol più bello di sempre.
8. Allianz Arena – Monaco di Baviera: costruito per il Mondiale 2006, in Germania lo chiamano “gommone” per la sua forma, ma è quanto di più avveniristico possa esistere oggi in fatto di stadi. È diventato celebre anche per la sua natura camaleontica. A seconda che giochi il Bayern Monaco o il Monaco 1860 infatti si colora di rosso o azzurro dando vita a spettacolari giochi di luce. Uno stadio all’avanguardia, pieno di comfort e con un manto erboso sempre impeccabile.
7. Emirates Stadium – Londra: i romantici storsero il naso quando fu presentato il progetto di questo stadio che ha preso il posto del leggendario Highbury, casa dell’Arsenal per quasi un secolo. Oggi però tutti si sono dovuti ricredere davanti a un simile gioiello che rappresenta lo stato dell’arte in materia di impianti sportivi. È costato 390 milioni di sterline, ma ogni sabato è stracolmo e gli abbonamenti per i Gunners sono già esauriti e prenotati per il prossimo lustro. Anche l’erba dell’Emirates Stadium sembra sempre più verde, come in generale tutto il calcio inglese per noi italiani.
6. Old Trafford – Manchester: se lo chiamano”lo stadio dei sogni” un motivo ci deve pure essere. A dargli questo soprannome fu Sir Bobby Charlton, storica bandiera dei Red Devils. Qui un altro Sir, Alex Ferguson, ha costruito un’epopea di trionfi lunga vent’anni. Un vero e proprio monumento storico, basti pensare che sorge sulle stesse fondamenta dello stadio quasi raso al suolo dalla Luftwaffe tedesca nella Seconda Guerra Mondiale, prima che i tifosi lo ricostruissero mattone dopo mattone, zolla dopo zolla.
E ora non ci resta che scoprire i cinque stadi al vertice della nostra classifica. Appuntamento al prossimo post.