Può un campo sportivo completamente abbandonato trasformarsi in meno di 60 giorni in un prato naturale perfetto in grado di ospitare un test match tra la nazionale italiana di rugby e i terribili Springboks sudafricani? La risposta è sì e lo testimonia la storia dello stadio Euganeo di Padova, portato a nuova vita in tempi rapidissimi grazie all’utilizzo di varietà da tappeto erboso all’avanguardia, frutto di un lungo processo di ricerca e sviluppo.
“Nel settembre 2014 il celebre stadio versava in condizioni pessime a causa della non iscrizione al campionato di Lega Pro e la conseguente retrocessione del Padova Calcio, racconta Mauro Frigo, titolare dell’azienda Padana Sementi Elette che ha fornito le sementi e la consulenza tecnica per il rifacimento del manto erboso. La nuova stagione alle porte imponeva un restyling efficace ed economicamente sostenibile. La missione è stata resa possibile dall’insediamento di una nuova varietà di loietto perenne strisciante, con un’elevatissima purezza e germinabilità, che ha portato a risultati immediati, tanto da consentire il 22 novembre il perfetto svolgimento dell’amichevole internazionale tra la nostra nazionale di rugby e quella sudafricana”.
“Il prodotto utilizzato che ha permesso questo successo è nato dalla nostra attività di ricerca e sviluppo, condotta in collaborazione con l’Università di Padova, spiega Mauro Frigo. La nostra cooperazione con questo istituto di ricerca ha portato negli ultimi anni a frutti eccellenti: un altro esempio è la sperimentazione di un miscuglio – Festuca arundinacea e Poa – i cui risultati sono stati pubblicati dalla prestigiosa rivista scientifica statunitense “CROP SCIENCE”.
Oggi il tappeto erboso dello stadio Euganeo consente di ospitare tutte le partite delle squadre di Padova, oltre a importanti eventi internazionali di sport. Nonostante gli sforzi a cui è sottoposto, a fine stagione il campo non ha bisogno di essere rigenerato come la maggior parte dei tappeti erbosi a uso sportivo, ma è sufficiente eseguire l’arieggiamento, una procedura di manutenzione più breve ed economica.
La ricerca scientifica in materia di tappeti erbosi si muove infatti da tempo in questa direzione. Oltre all’impegno per garantire varietà a bassissimo impatto ambientale, il miglioramento genetico messo in atto dalle aziende sementiere italiane ha l’obiettivo di fornire specie che garantiscono un’elevata resistenza all’usura, alle alte temperature e alle malattie e un’ottima resistenza al taglio basso e agli erbicidi, soprattutto oggi che a livello europeo è in atto una profonda revisione delle molecole di sintesi utilizzabili per la difesa di tali varietà.